Sul filo del ricordo - Laboratorio teatrale

Sul filo del ricordo” nasce da un laboratorio teatrale che si è snodato lungo tutto l’anno

scolastico 2024/25 per un gruppo di 12 studenti guidati dai loro insegnanti di sostegno

tra cui è presente un’esperta di teatro sociale ed educativo.

Il linguaggio è quello del Teatrodanza, sperimentato nel laboratorio espressivo con

improvvisazioni corporee e vocali. Il tema del ricordo è scaturito dal gruppo all’interno

del laboratorio ed è stato sviluppato con esercizi e giochi teatrali e di danza

contemporanea.

Nell’ultimo mese di attività è stata coinvolta un’intera classe dell’istituto. L’idea del

coinvolgimento di una classe, di cui fa parte una delle studentesse-attrici che segue il

laboratorio continuativo, è importante perché rovescia lo schema inclusivo abituale: i

ragazzi con sostegno masticano i linguaggi espressivi del teatro e aiutano i compagni a

entrare nella dimensione di spontaneità e immediatezza comunicativa e relazionale del

laboratorio teatrale.

Le riflessioni degli studenti che hanno partecipato attivamente allo spettacolo ci

raccontano di caduta delle maschere quotidiane, di superamento di pregiudizi e paure

rispetto a se stessi e agli altri, di libertà espressiva e di relative sensazioni di benessere,

personale e sociale. Così come accade grazie al fatto di focalizzarsi necessariamente sul

momento presente, sul qui e ora, lasciando da parte pensieri ricorrenti e preoccupazioni

quotidiane.

La classe coinvolta nelle prove e nell’allestimento della performance, ha acquisito

velocemente la struttura drammaturgica dello spettacolo e ha contribuito ad arricchirla

con proposte personali, ma solo grazie alla mediazione dei ragazzi che fanno teatro tutto

l’anno, ragazzi con disabilità relazionale, intellettiva e/o sensoriale, hanno superano

timidezza e paure e si sono messi in gioco autenticamente, senza maschere e senza

giudizio verso gli altri, ma soprattutto verso se stessi, provando un senso di libertà e di

sollievo rispetto alle richieste prestazionali del quotidiano.

Attraverso queste esperienze è possibile verificare la diversità come norma, scoprendo

l’unicità di ciascuno e il valore della diversità come varietà e motore di conoscenza di sé

rispecchiandosi negli altri. Un allenamento all’empatia.

Ecco l’esito di tutto questo complesso ma allo stesso tempo semplice e immediato

percorso!

Elena Cometti

Il video dello spettacolo teatro presentato a scuola è disponibile al link